
Non c'e gruppo di operazioni che richieda, in tutti i casi, il piu attento studio preliminare delle condizioni di partenza (non solo rispetto allo stato dei tessuti, ma rispetto alla possibilita' di ottenere il risultato desiderato) quanto le operazioni richieste per correggere le deformita’ nasali.
John Orlando Roe , 1887
Forse nessuna caratteristica, nessun elemento , definiscono cosi un volto come il naso.
Un bel profilo dona sempre una maggiore armonia e deve farlo adattandosi nel migliore dei modi a quel viso, senza stravolgerne la fisionomia e la personalita'.
le piu' sofisticate tecniche di rinoplastica , vengono impiegate da anni dal Prof. Tilesi, per conseguire risultati naturali e stabili nel tempo.
Sono convinto che non esista altra operazione che integri cosi intimamente, abilità chirurgica, senso delle proporzioni, visione tridimensionale e armonia, più della rinoplastica; così tanto da sfidare il chirurgo al conseguimento del risultato più vicino possibile a quello desiderato , e più adatto a quel determinato paziente.
Tecniche “standard” per nasi “tutti uguali” non rappresentano lo stato dell’arte della moderna rinoplastica.
Il cambiamento del naso deve risultare naturale , in modo tale da inserirsi al meglio su un certo viso, senza alterarne l’impronta o la personalità , ma rendendole più vive.
Nessuna altra operazione di chirurgia estetica deve essere tanto accuratamente pianificata, prima di agire, quanto la rinoplastica.
Bisogna diffidare degli interventi “in mezz’ora” e “in serie”, senza un progetto preoperatorio dettagliato, specchietti commerciali di una chirurgia “industriale” che con la rinoplastica non ha nulla a che vedere.
Ogni intervento di rinoplastica su ogni singolo determinato paziente , deve essere approcciato come una “opera unica”, irripetibile , personale e, per questo, anche magica.
Per quanto ho scritto sopra , per la necessità di confrontarsi con la particolare reattività dei tessuti nasali e di trattare infinite varianti anatomiche, la rinoplastica resta l’intervento più importante della chirurgia estetica, quello con la più lunga curva di apprendimento (intorno ai 1000 casi) e anche il meno eseguito dai giovani chirurghi, che devono affrontarlo con umiltà, partendo dalle situazioni più facili
RINOPLASTICA CHIUSA O APERTA?
Il rinochirurgo , l’artigiano del “lavoro nasale “ o “nasal job” , come oggi comunemente lo indichiamo nel mondo scientifico, deve padroneggiare entrambe.
Ognuna delle due tecniche può avere le sue indicazioni nel conseguimento di un risultato ottimale.
In letteratura , progressi e raffinamenti dell’una o dell’altra non cessano di essere proposti, anche se negli ultimi anni la rinoplastica aperta ha probabilmente fatto osservare qualche novità in più
L’INTERVENTO
Purtroppo ancora molte persone sono male informate sul dolore, sul gonfiore (edema) e sui tamponi post operatori.
Gli “imponenti” rigonfiamenti e lividi post-operatori, tramandati da parenti, amici o altri pazienti, appartengono e devono appartenere al passato, operando adeguatamente oggi dobbiamo osservare:
Edema ed ecchimosi post-operatori, MINIMI e/o ASSENTI.
Dolore post-operatorio, ASSENTE.
Dolore alla rimozione dei tamponi (molto piccoli e morbidi) ASSENTE.
Eseguo in genere la rinoplastica in day-hospital, con dimissione la stessa sera dell’intervento.
Il piccolo gessetto sul dorso nasale completa la medicazione e viene rimosso dopo 7-8 giorni.
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