L’arte della Rinoplastica

Molti chirurghi, affrontano l’intervento di rinoplastica e poi l’abbandonano, o si limitano a piccole correzioni conservative.

Questo può derivare dal fatto che l’accesso al naso può essere limitato, che è oggi sempre piu’ necessario possedere un’abilità tecnica di tipo microchirurgico, per poter attuare le sofisticate innovazioni che la letteratura scientifica e l’aggiornamento continuo ci propongono.

Inoltre l’anatomia è molto complessa e il margine di errore ristretto.

Così il naso resta un “unicum” particolarmente “reattivo”, la cui chirurgia ha una curva di apprendimento che forse è la più alta rispetto ad altri interventi, di chirurgia plastica e non.

Una alternativa può consistere nell’acquisire una sola tecnica di rinoplastica, poco flessibile, poco adatta a risolvere problemi di partenza più difficili, funzionali o estetici che siano.

Inevitabilmente queste tecniche “standard”, “ di serie”, portano a nasi, standard e di serie , più o meno tutti uguali, “applicati” sul viso di persone tutte diverse, che dovrebbero invece conservare le proprie caratteristiche, la propria “unicità”, la propria personalità .

Questi “nasi”, queste rinoplastiche, questi “nasal-jobs”, anche quando piacevoli e si spera, funzionanti e stabili nel tempo, sono ben lontani da una concezione artistica oltre che scientifica della rinoplastica.

In passato la rinoplastica era considerata un intervento più ”semplice”, con poche regole da seguire.

Come in altri campi, gli enormi progressi della chirurgia, hanno oggi reso la rinoplastica un intervento sempre più sofisticato, preciso, artistico.

Un chirurgo può possedere le migliori capacità tecniche, ciò fa parte della scienza, ma non sarà mai in grado di eseguire una buona rinoplastica se non possiederà senso delle proporzioni, conoscenza dell’armonia dei profili e dei volumi, visione tridimensionale , gusto del bello, senso dell’unicità dell’opera, è questo che rappresenta l’arte della rinoplastica.

Nasi unici per persone che devono restare uniche e non appartenenti (soprattutto nel caso delle donne) alla “famiglia” dei “musetti tutti uguali” : nasino a patatina, profilino minimo, zigomotto o zigomone e labbrone. Chirurgia DI plastica non chirurgia plastica, non arte, ma industria.

Chirurgia di plastica? No grazie.

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